Un video-documentario per raccontare il dietro le quinte del restauro effettuato sulla splendida tavola raffigurante "La Resurrezione" di Raffellino del Garbo.

La Galleria dell’Accademia di Firenze e l'Opera di Santa Croce realizzano un progetto scientifico finalizzato alla ricostruzione virtuale dell’armadio della sacrestia di Santa Croce.

Un pomeriggio di studi, realizzato in occasione della prima mostra monografica in Europa dedicata a Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino, in corso presso il museo.

Le nuove divise dello staff della Galleria dell’Accademia di Firenze, disegnate dai giovani talenti del Master in Collection Design di Polimoda.

Un progetto realizzato in collaborazione con SABAP e SUPSI. L’oggetto di queste sofisticate indagini diagnostiche sono i modelli in gesso di Lorenzo Bartolini, conservati nella Gipsoteca della Galleria dell'Accademia di Firenze.

Una performance site-specific ideata appositamente per gli spazi del museo. Il gruppo, nato a Firenze nel 1995, opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto.

Drusilla Foer, donna di spettacolo, elegante, arguta, intelligente, è stata invitata dal direttore Cecilie Hollberg a trascorrere una piacevole serata per parlare insieme non del David di Michelangelo ma di un’altra opera conservata nel museo che l'artista ama molto, Venere e cupido del Pontormo.

Concerto eseguito dall'ensemble Mala Punica. Esecuzione delle opere di Johannes Ciconia e Matteo da Perugia, due dei maggiori “componitori” delle corti e chiese norditaliane del tardo Trecento e primo Quattrocento.

Ne parlano il direttore Cecilie Hollberg, curatrice del volume, e il professor Carlo Sisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

La Madonna col Bambino in trono, un dipinto su tavola, databile intorno al 1265- 1270, attribuito a Guido da Siena e conservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze, ha  lasciato il museo per andare alla Pinacoteca Nazionale di Siena.

Un'operazione molto delicata che è anche un rito di passaggio. Il David di Michelangelo, capolavoro protagonista della Galleria dell'Accademia di Firenze, viene periodicamente sottoposto a un'accurata spolveratura. L'intervallo di tempo per la spolveratura - che avviene ogni due mesi - viene concordato, valutato e aggiornato sulla base delle esperienze precedenti, in modo da evitare che l'accumulo di depositi e polvere diminuisca la luminosità del marmo e faccia diventare grigia la superficie.

Ne parlano Cecilie Hollberg, Direttore del museo, Fausto Calderai, Presidente dell'Associazione Amici della Galleria dell'Accademia di Firenze e Carlo Sisi, Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.

A parlarne sono il professor Andrea De Marchi, dell’Università di Firenze e Rossella Lari, che si è occupata dell’intervento di restauro delle cuspidi.

Aldo Cazzullo, scrittore e giornalista italiano, nota firma del “Corriere della Sera”, ci racconta il David dal punto di vista di un intellettuale con una personale passione per il capolavoro michelangiolesco.

Cristina Acidini, storica dell’arte, entra nel vivo della storia del David e ci racconta dell’affascinante e complesso “traslocamento” della scultura, da piazza della Signoria fino al suo trionfale ingresso all’Accademia.

Felipe Pereda, storico dell’arte, professore di Arte spagnola presso la Harvard University, con un intervento dal titolo Torrigiano, uomo fiero, artista superbo.

Vi siete mai chiesti perché dopo tanti anni il David di Michelangelo sfoggi ancora una splendida forma? David ha un segreto: va in palestra!

La nuova mostra alla Galleria dell'Accademia di Firenze, a cura di Cecilie Hollberg.

Un video dedicato alle innovative tecniche di indagine a cui si è ricorsi per la mostra.

Un nuovo video animato dedicato alla Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Un inno corale alla resilienza dell'arte per raccontare la trasformazione della Galleria dell'Accademia di Firenze

Un nuovo logo, un nuovo colore, un carattere tipografico disegnato appositamente

Un viaggio  tra le leggi suntuarie e la moda fiorentina del ‘300

Un fantasy storico-cinematografico, un viaggio sulle orme di Mozart.