Violoncello Amati

Niccolò Amati

Scheda tecnica

  • Autore: Niccolò Amati
  • Data: 1650
  • Collezione: MUSICA
  • Inventario: Inv. Cherubini 1988/033

L'opera

Come il violino e la viola, anche il violoncello nacque all’inizio del Cinquecento. Per quasi due secoli ebbe prevalentemente una funzione di accompagnamento al basso e solo alla fine del Settecento, in Italia, cominciò ad acquisire dignità di strumento solista.

Questo violoncello con lo stemma mediceo apparteneva alla collezione Gran Principe Ferdinando, insieme ad altri sette esemplari registrati in un inventario del 1700. È il più antico della collezione del museo e fu costruito intorno al 1650 da Niccolò Amati, celebre liutaio attivo a Cremona intorno alla metà del Seicento e, stando alle fonti, maestro di Antonio Stradivari. L’esemplare è un perfetto testimone della grazia e della delicata eleganza delle opere di Amati. Lo strumento conserva solo in parte il suo aspetto originale in quanto le dimensioni della cassa furono modificate e ridotte alla fine del Settecento. Questa pratica era alquanto frequente sui violoncelli della prima metà del Seicento, che inizialmente venivano costruiti in dimensioni maggiori, perché le corde di budello animale, usate all’epoca, richiedevano notevoli lunghezze vibranti per produrre buone sonorità gravi.

ALTA DEFINIZIONE

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